Che cos’è per te il coaching? Audra Bertolone intervista Stefano Rizzo
Se si pensa alla radice della parola emozione (-motio), non è difficile capire come tutto quello che proviamo, è frutto di un movimento.
Per molte ragioni, per puro caso, e quasi per scherzo ho iniziato a vivere diverse forme di movimento: la prima è il Cammino di Santiago (l’esaltazione del viaggiare lento, dell’essere in movimento), dove l’occhio e di conseguenza la mente possono spaziare senza limiti, e superarli. Primo passo per una mia grande rivoluzione interiore, per iniziare a vivere un emozione grandissima che possiamo chiamare Vita.
Successivamente dopo aver perso il lavoro, scelgo di allontanarmi da una zona culturalmente molto limitante e fortemente chiusa. Mi metto in movimento, voglio conoscere culture diverse dalla mia, mettermi in gioco, così, da poco più di un anno mi ritrovo in viaggio tra Europa, e una parte dell’Asia del Sud. Ho scoperto così molte cose di me che non conoscevo, ho superato molte convinzioni limitanti, e il mio punto di vista è radicalmente cambiato, trovando così una forma di Felicità che nemmeno sapevo esistesse. Infine, quasi per scherzo, la corsa, che nel andare del tempo è diventata mia maestra di vita, nonché anche una sorta di personale modo di far meditazione (ascolto attivo, assenza di giudizio, superare convinzioni limitanti, sperimentare e cambiare punto di vista). E’ dimostrato anche scientificamente che la corsa aumenta il livello di serotonina (il famoso ormone del benessere). Il percorso di preparazione per la mia prima Maratona, diventa così un percorso ricco di scoperte, e mi ritrovo quasi a non essere più interessato alla meta, in quanto la meta è il percorso stesso. Ecco quindi che quella che supponiamo essere la Felicità, per noi, la possiamo trovare solo restando in uno stato di movimento (fisico e non).
Nell’esigenza di un nuovo lavoro, da pochi mesi ho avuto la fortuna di far parte di questa comunità meravigliosa e dinamica che è ICA (!!), e la cosa che mi ha entusiasmato oltre ogni modo, è che posso applicare, usare, e ritrovare tutti gli strumenti che ho scoperto in questo piccola parte di viaggio nella mia Vita.
Ecco allora che essere coach, diventa un altro passo importante nel mio percorso: posso aiutare gli altri a STARE BENE. Sì perché possiamo stare bene solo quando siamo in movimento. Se penso poi che il coaching è un processo di vero puro movimento, che porta il cliente a cambiare il suo punto di vista e raggiungere più agilmente i suoi obiettivi, allora sono nel posto giusto!
Quindi, via!
Su da quelle poltrone pigre della nostra mente, indossiamo le scarpette giuste (per i piedi o per la mente non importa) ed usciamo a Respirare tutta questa bellezza che ci aspetta!
Stefano Rizzo
Italian Coach Campus – Certified Bilingual Program