A Research Paper By Valeria Iannazzo, Coaching Per Studenti/Professori/Dirigenti Scolastici Coach, ITALY
Introduzione
Negli ultimi decenni, l’intelligenza emotiva (IE) è diventata sempre più importante per la comprensione del nostro successo personale e professionale. Èun ambito che ha sempre suscitato curiosità in me, per il forte impatto che le emozioni hanno in tutti gli ambiti della nostra vita e ancor di più, essendo insegnante, in quello dell’apprendimento. Il mio interesse su tale argomento ha trovato spazio di approfondimento e riflessione, circa sei anni fa, quando nel desiderio di saperne di più ebbi la possibilità di ascoltare e conoscere:
Daniela Lucangeli, una psicologa e psicopedagogista italiana che si è occupata a lungo di tematiche legate all’apprendimento e alle emozioni. Ha condotto ricerche e scritto numerosi articoli e libri sull’argomento, contribuendo in modo significativo alla comprensione dell’importanza dell’integrazione dell’educazione emotiva nell’ambito dell’apprendimento e della formazione, e ha fornito strumenti e soluzioni pratiche per aiutare gli insegnanti e gli studenti a raggiungere questi obiettivi.
L’approdo al coaching da parte mia ha rappresentato un punto di svolta ulteriore, perché mi ha permesso di approfondire le ricerche sull’Intelligenza Emotiva e le sue applicazioni nel coaching.
Tracciamo Un Po’ Di Storia
Prima di tracciare un breve percorso storico sull’argomento, mi sembrava opportuno dare una definizione di Intelligenza Emotiva:
L’intelligenza emotiva è una capacità che riguarda la percezione, l’uso, la comprensione e la regolazione delle emozioni, sia proprie che degli altri. Si tratta di una forma di intelligenza che ci consente di riconoscere e comprendere le emozioni negli altri, di gestire le nostre emozioni in modo appropriato e di utilizzare queste informazioni per migliorare le nostre relazioni, la nostra salute mentale e il nostro benessere in generale. In altre parole, l’intelligenza emotiva ci consente di connetterci con noi stessi e con gli altri in modo più profondo e significativo, e di navigare meglio le sfide della vita.
Quando Si è Iniziato a Parlare Di Intelligenza Emotiva?
E ’importante notare che i concetti di intelligenza emotiva e di emozioni, come elementi importanti nella vita umana sono stati studiati anche in passato, ad esempio da psicologi come William James e Carl Jung.
Tuttavia si è iniziato a parlare di intelligenza emotiva negli anni ’90. Il termine è stato coniato dagli psicologi Peter Salovey e John Mayer, nell’ambito di uno studio sulla descrizione della capacità di percepire, comprendere, utilizzare e regolare le emozioni. La loro ricerca ha portato alla definizione di un nuovo tipo di intelligenza, diversa dalle altre forme di intelligenza tradizionalmente riconosciute, come il quoziente intellettivo (IQ).
In seguito, il concetto di intelligenza emotiva è stato ulteriormente sviluppato e popularizzato dal libro di Daniel Goleman “Emotional Intelligence: WhyIt Can Matter More Than IQ”, pubblicato nel 1995, che ha contribuito a far conoscere l’importanza delle emozioni e dell’intelligenza emotiva al grande pubblico.
Cosa Scriveva in Particolare Goleman?
Daniel Goleman scriveva principalmente sull’importanza delle emozioni nella vita umana e sulle conseguenze positive che possono derivare dall’avere una buona intelligenza emotiva. Inoltre afferma che l’intelligenza emotiva è un insieme di competenze emotive che permettono di gestire le emozioni in modo efficace, di sviluppare relazioni interpersonali positive e di raggiungere i propri obiettivi. Nel libro, Goleman esplora i vari componenti dell’intelligenza emotiva, come la consapevolezza emotiva, la regolazione emotiva, l’empatia e le abilità sociali, e fornisce esempi di come queste competenze possano essere sviluppate e utilizzate nella vita quotidiana. Egli sostiene che l’intelligenza emotiva è un fattore determinante per il successo personale e professionale, e che può essere sviluppata attraverso l’addestramento e la pratica. Il suo libro ha avuto un grande impatto sulla cultura popolare, contribuendo a far conoscere l’importanza delle emozioni e dell’intelligenza emotiva al grande pubblico.
Dopo Goleman Chi Ha Parlato Di Intelligenza Emotiva?
Molti altri studiosi hanno continuato a parlare di intelligenza emotiva, contribuendo a sviluppare ulteriormente il concetto e ad applicarlo in vari campi. Ecco alcuni esempi:
Richard Boyatzis:psicologo e professore universitario presso la Case Western Reserve University, ha lavorato sull’intelligenza emotiva e ha sviluppato un approccio basato sulla teoria dell’Apprendimento Esperienziale. Ha scritto numerosi libri sull’argomento, tra cui “Primal Leadership” e “Resonant Leadership”.
Travis Bradberry:scrittore e imprenditore che ha scritto diversi libri sull’intelligenza emotiva e ha fondato l’azienda TalentSmart, specializzata in servizi di coaching e formazione.È il co-autore di “Emotional Intelligence 2.0”, un libro che si concentra sull’importanza dell’intelligenza emotiva per il successo professionale.
Tal Ben-Shahar:psicologo e professore universitario che ha insegnato un corso sulla felicità all’Università di Harvard e ha scritto diversi libri sull’argomento, tra cui anche l’intelligenza emotiva.
Howard Gardner:noto per la sua teoria delle intelligenze multiple, ha incluso l’intelligenza emotiva come una delle intelligenze umane distinte.
Brené Brown:ricercatrice e autrice che si concentra sull’argomento della vulnerabilità e della resilienza. Ha scritto diversi libri di successo, tra cui “The Gifts of Imperfection” e “DaringGreatly”, e parla spesso dell’importanza dell’intelligenza emotiva nella vita personale e professionale.
Susan David:psicologa e ricercatrice che si concentra sull’argomento della consapevolezza emotiva. Ha scritto “EmotionalAgility”, un libro che si concentra sull’importanza di comprendere e gestire le proprie emozioni in modo efficace.
Paul Ekman: psicologo americano, pioniere nello studio delle emozioni e dei loro correlati fisiologici, è conosciuto per i suoi contributi all’area dell’intelligenza emotiva. Ha sviluppato una teoria delle emozioni universali, che sostiene che le espressioni facciali di sei emozioni di base (rabbia, disgusto, paura, felicità, tristezza e sorpresa) siano innati e universali in tutte le culture umane.
Ekman ha lavorato anche sull’analisi delle micro-espressioni facciali, ovvero espressioni che durano solo una frazione di secondo e che spesso vengono emesse involontariamente. Questa ricerca ha fornito nuovi strumenti per la valutazione dell’emozione in diversi contesti, ad esempio nei colloqui di lavoro, nella psicoterapia e nella valutazione delle testimonianze in campo giudiziario.Inoltre, Ekman ha scrittodiversi libri sull’argomento, tra cui “Emotions Revealed: Recognizing Faces and Feelings to Improve Communication and Emotional Life” e “Telling Lies: Clues to Deceit in the Marketplace, Politics, and Marriage”.
Robert Plutchik: psicologo americano che ha sviluppato una teoria delle emozioni che è diventata ampiamente accettata nella psicologia dell’emozione. La sua teoria prevede l’esistenza di otto emozioni di base: rabbia, paura, tristezza, disgusto, sorpresa, attesa, gioia e fiducia. Secondo Plutchik, queste otto emozioni di base sono universali e presenti in tutte le culture. Plutchik ha anche sviluppato un modello circolare delle emozioni, in cui ogni emozione di base è legata alle emozioni vicine nel cerchio. Ad esempio, la rabbia è legata alla frustrazione e alla disapprovazione, mentre la tristezza è legata alla delusione e alla rimozione. La teoria di Plutchik è stata applicata in diversi campi, tra cui la psicoterapia, la gestione delle emozioni, la valutazione dell’umore e la teoria dei giochi. La sua teoria è stata anche utilizzata nella ricerca sull’intelligenza emotiva, poiché fornisce una struttura concettuale per comprendere l’esperienza emotiva umana.
In Italia, ci sono diversi studiosi e professionisti che si sono occupati dell’argomento. Ecco alcuni dei maggiori esponenti:
Marco Baroni:psicologo e psicoterapeuta che ha lavorato sull’intelligenza emotiva e ha sviluppato un modello di allenamento dell’intelligenza emotiva basato sulla meditazione.
Paolo Bartalini:psicologo e coach che si è concentrato sull’utilizzo dell’intelligenza emotiva nell’ambito del coaching e della formazione.
Francesca Settanni:psicologa e ricercatrice che ha lavorato sull’intelligenza emotiva e ha sviluppato un modello di allenamento dell’intelligenza emotiva basato sulla mindfulness.
Svolgendo una ricerca sui campi di applicazione dell’Intelligenza emotiva, ho trovato varie applicazioni. Ecco alcuni esempi:
Coaching: l’intelligenza emotiva è spesso utilizzata come base per il coaching, poiché permette ai coach di aiutare i loro clienti a sviluppare una maggiore consapevolezza delle loro emozioni e di come queste influenzano i loro comportamenti. Il coach può inoltre aiutare il cliente a sviluppare la capacità di regolare le proprie emozioni e di gestire situazioni emotivamente difficili.
Leadership: l’intelligenza emotiva è una competenza chiave per i leader, poiché consente loro di gestire le proprie emozioni e di comprendere quelle degli altri, migliorando la comunicazione e la collaborazione. Inoltre, i leader con un’alta intelligenza emotiva sono in grado di motivare e ispirare le persone che li circondano.
Istruzione: l’intelligenza emotiva può essere utilizzata nell’ambito dell’istruzione per migliorare la motivazione degli studenti e per sviluppare abilità sociali e relazionali. Ad esempio, gli insegnanti possono aiutare gli studenti a sviluppare la consapevolezza delle loro emozioni e a regolarle in modo efficace, favorendo così un ambiente di apprendimento positivo.
Salute mentale: l’intelligenza emotiva è stata utilizzata come strumento per la gestione dello stress e delle emozioni negative nelle terapie psicologiche. Ad esempio, la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) utilizza l’intelligenza emotiva per aiutare i pazienti a identificare e regolare le loro emozioni in modo efficace, migliorando così la loro salute mentale.
Era facilmente intuibile, quanto l’Intelligenza emotiva si prestasse a una fruttuosa applicazione al coaching, in quanto permette di sviluppare una maggiore consapevolezza delle emozioni e permette di capire come queste influenzano i comportamenti. Inoltre, il coaching utilizza spesso l’intelligenza emotiva come base per sviluppare la leadership e la gestione delle relazioni interpersonali.
Di seguito sono riportati alcuni degli elementi dell’intelligenza emotiva che sono importanti per il coaching:
Consapevolezza di sé: intesa come la capacità di riconoscere le proprie emozioni e di comprendere come queste influenzano i propri comportamenti. Èessenziale per lo sviluppo personale e professionale. Il coach può aiutare il cliente a sviluppare la consapevolezza di sé attraverso esercizi di auto-riflessione e di auto-osservazione.
Regolazione delle emozioni: intesa come la capacità di regolare le proprie emozioni in modo efficace è un’altra competenza importante per il coaching. Il coach può aiutare il cliente a sviluppare tecniche di regolazione emotiva, come la respirazione profonda o la visualizzazione, per gestire le situazioni emotivamente difficili.
Consapevolezza degli altri: la capacità di comprendere le emozioni degli altri e di mettersi al loro posto è essenziale per la gestione delle relazioni interpersonali. Il coach può aiutare il cliente a sviluppare la consapevolezza degli altri attraverso esercizi di empatia e di comprensione delle prospettive degli altri.
Gestione delle relazioni interpersonali: la capacità di gestire efficacemente le relazioni interpersonali è un’altra competenza importante per il coaching. Il coach può aiutare il cliente a sviluppare tecniche di comunicazione efficace, come l’ascolto attivo e l’espressione assertiva, per migliorare la qualità delle relazioni interpersonali.
Il cliente può ricavare numerosi benefici dall’utilizzo dell’intelligenza emotiva in una relazione di coaching. Ecco alcuni dei principali vantaggi:
Migliore consapevolezza di sé: l’intelligenza emotiva aiuta il cliente a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, riconoscendo le proprie emozioni e i propri comportamenti. Questa consapevolezza permette al cliente di comprendere meglio le proprie esigenze, obiettivi e valori personali.
Migliore gestione emotiva: Imparare a regolare le proprie emozioni in modo efficace consente al cliente di gestire meglio situazioni difficili, riducendo il livello di stress e di ansia. Ciò consente di migliorare la capacità del cliente di prendere decisioni e di agire in modo efficace, senza essere sopraffatto dalle emozioni.
Migliore consapevolezza degli altri: l’intelligenza emotiva aiuta il cliente a sviluppare una maggiore consapevolezza degli altri, comprensione delle emozioni altrui e la capacità di mettersi al posto degli altri. Questa competenza migliora la qualità delle relazioni interpersonali del cliente, favorendo la collaborazione e la comunicazione efficace.
Migliore leadership: l’intelligenza emotiva è un elemento fondamentale per la leadership efficace. Imparare a gestire le proprie emozioni e quelle degli altri consente al cliente di diventare un leader più consapevole, empatico e motivante.
Ci sono diversi modelli di intelligenza emotiva proposti dagli studiosi nel corso degli anni. Ecco alcuni dei modelli più noti:
Modello di Daniel Goleman: ha proposto un modello di intelligenza emotiva diviso in quattro componenti quali autoconsapevolezza, autogestione, consapevolezza sociale ed abilità relazionali.
Modello di Reuven Bar-On:ha sviluppato un modello di intelligenza emotiva basato su cinque componenti quali intelligenza emotiva intrapersonale, intelligenza emotiva interpersonale, adattamento, gestione dello stress e umorismo.
Modello di Peter Salovey e John Mayer:hanno proposto un modello di intelligenza emotiva basato su quattro componenti quali percezione e valutazione delle emozioni, uso delle emozioni per facilitare il pensiero, comprensione delle emozioni e regolazione delle emozioni.
Modello di Travis Bradberry e Jean Greaves:hanno sviluppato un modello di intelligenza emotiva basato su quattro componenti: autoconsapevolezza, autogestione, consapevolezza sociale ed abilità relazionali, simile a quello di Goleman.
Modello di Richard Boyatzis:ha proposto un modello di intelligenza emotiva basato su due componenti quali intelligenza emotiva personale e sociale. L’intelligenza emotiva personale riguarda la comprensione di sé, la regolazione delle emozioni e la motivazione, mentre l’intelligenza emotiva sociale riguarda la consapevolezza degli altri, la gestione delle relazioni e la capacità di ispirare e influenzare gli altri.
Questi sono solo alcuni dei modelli di intelligenza emotiva proposti nel corso degli anni. Ognuno di essi enfatizza diverse componenti dell’intelligenza emotiva e può essere utile in diversi contesti e situazioni.
Ci sono molti esperti di coaching che si concentrano sull’intelligenza emotiva come parte del loro approccio di coaching. Ecco alcuni esempi di esponenti impegnati sul coaching e l’intelligenza emotiva. Oltre ai già citati Daniel Goleman,TravisBradberry, Jean Greaves e Richard Boyatzis, ricordiamo:
Marshall Goldsmith: autore di diversi libri sulla leadership e il coaching, si concentra sull’importanza dell’intelligenza emotiva per il successo dei leader e ha sviluppato un approccio di coaching noto come “feedforward”.
Tony Robbins: noto life coach, ha integrato l’intelligenza emotiva nel suo approccio di coaching e ha sviluppato un programma di sviluppo personale chiamato “EmotionalMastery”.
Stephen Neale: fondatore di Coachwise, una società di formazione e sviluppo che si concentra sull’uso dell’intelligenza emotiva nel coaching e nella leadership. Neale ha scritto diversi libri sull’argomento, tra cui “Emotional Intelligence Coaching: Improving Performance for Leaders, Coaches and the Individual” e “The Emotional Intelligence Book: Talent Smart”.
Lisa Spencer-Arnell: life coach che si concentra sull’aiutare le persone a sviluppare la loro intelligenza emotiva per migliorare la loro vita personale e professionale. Spencer-Arnell ha scritto diversi libri sull’argomento, tra cui “Emotional Intelligence: How to Develop and Use It”.
LizWilsor: coach esecutiva e formatrice di intelligenza emotiva. Wilsor ha sviluppato un modello di coaching chiamato “Positive Intelligence Coaching”, che si concentra sull’uso dell’intelligenza emotiva per sviluppare la resilienza e la capacità di gestire lo stress e le sfide nel mondo del lavoro.
In conclusione, l’intelligenza emotiva rappresenta una competenza fondamentale per il successo personale e professionale. Nel contesto del coaching, l’intelligenza emotiva è diventata un tema di grande importanza, in quanto molti coach stanno diventando sempre più consapevoli dell’importanza dell’aspetto emotivo nella vita dei loro clienti.
Il coaching basato sull’intelligenza emotiva può aiutare i clienti a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, ad acquisire la capacità di gestire le proprie emozioni e a sviluppare relazioni interpersonali più sane. Sempre di più sono i modelli di intelligenza emotiva, tutti concentrati sulla capacità di comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri; e molti gli esperti di coaching e di intelligenza emotiva che hanno sviluppato modelli e tecniche specifiche per aiutare i clienti a migliorare la loro intelligenza emotiva.
In generale, il coaching basato sull’intelligenza emotiva può aiutare i clienti a sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva, una migliore gestione delle emozioni, un’empatia più sviluppata e una maggiore capacità di comunicazione interpersonale. Ciò può aiutare i clienti a raggiungere i loro obiettivi personali e professionali e a vivere una vita più soddisfacente e felice.
Ecco in seguito alcuni spunti a cui attingere se si vuole approfondire l’argomento.
Bibliografia in Inglese
Goleman, D. (1995). Emotional Intelligence: Why It Can Matter More Than IQ. Bantam Books.
Goleman, D. (1998). Working with Emotional Intelligence. Bantam Books.
Bradberry, T., & Greaves, J. (2009). Emotional Intelligence 2.0. TalentSmart.
Covey, S. R. (2006). The 8th Habit: From Effectiveness to Greatness. Free Press.
Neale, S., Spencer-Arnell, L., & Wilson, L. (2012). Emotional Intelligence Coaching: Improving Performance for Leaders, Coaches and the Individual. Kogan Page.
Grant, A. M. (2014). Giving Voice to Values: How to Speak Your Mind When You Know What’s Right. Yale University Press.
Boyatzis, R. E., & McKee, A. (2005). Resonant leadership: Renewing yourself and connecting with others through mindfulness, hope, and compassion. Harvard Business Press.
Brackett, M. A., Rivers, S. E., & Salovey, P. (2011). Emotional intelligence: Implications for personal, social, academic, and workplace success. Social and Personality Psychology Compass, 5(1), 88-103.
Grant, A. M. (2017). Originals: How non-conformists move the world. Penguin.
Neale, S., Spencer-Arnell, L., & Wilson, L. (2013). Emotional intelligence coaching: Improving performance for leaders, coaches, and the individual. Kogan Page Publishers.
Palmer, S., & Whybrow, A. (2012). Handbook of coaching psychology: A guide for practitioners. Routledge.
Bigliografia in Italiano
Biondi, A. (2017). Intelligenza emotiva e leadership: Un binomio vincente per il successo personale e professionale. Franco Angeli.
Damasio, A. (1994). Descartes’ Error: Emotion, Reason and the Human Brain. Picador.
Gazzaniga, M. S. (2008). L'orologio dell'anima. Laterza.
Migliaccio, G. (2012). Coaching emozionale: Come educare al meglio la nostra intelligenza emotiva. Franco Angeli.
Nardone, G. (2005). L'intelligenza emotiva: Che cos'è e come svilupparla. Ponte alle Grazie.
Ruggieri, R. (2010). Coaching e intelligenza emotiva: Tecniche, modelli e applicazioni. Franco Angeli.
Sitografia
International Coaching Federation (ICF): https://coachfederation.org/core-competencies/icf-competencies/emotional-intelligence
Harvard Business Review: https://hbr.org/topic/emotional-intelligence
Daniel Goleman: https://www.danielgoleman.info/topics/emotional-intelligence/
The Emotional Intelligence Network: http://www.ei-network.org/
The Yale Center for Emotional Intelligence: https://www.yalecenterforemotionalintelligence.org/
Accademia Italiana di Coaching: https://www.accademiaitalianadicounseling.com/it/coaching-e-intelligenza-emotiva/
Counseling Italia: https://www.counselingitalia.it/counseling-e-intelligenza-emotiva/
Il Coaching per Te: https://www.ilcoachingperte.it/coaching-e-intelligenza-emotiva/
Psicologia e Alimentazione: https://www.psicologiaealimentazione.it/coaching-e-intelligenza-emotiva/
Lavoro e Salute: https://www.lavoroesalute.com/coaching-e-intelligenza-emotiva/
Canali Youtube
Accademia Italiana di Coaching
Massimo Nava Coaching
Laura Bertolini Coach
Alberto Argentesi Coaching
Christian Di Lorenzo Coaching