A Coaching Power Tool By Martina Vettoretto, Transformational Coach, SWITZERLAND
Introduzione Passività vs. Assertività
Che cosa ci porta ad essere gentili e dire sempre di sì a tutto e tutti per andare d’accordo ed essere felici?In questo paper viene analizzato lo stile passivo e viene spiegatoil perché è utile scegliere la via di mezzo: la via dell’assertività.
A livello relazionale ritengo che sia molto importante comprendere lo stile di comunicazione edi approccio che ogni individuo adotta con le persone o gli avvenimenti, in quanto permette di intraprendere percorsi personalizzati di sviluppo della propria leadership e individuare i comportamenti da mettere in atto per ottenere i risultati migliori.
Questa consapevolezza diventa ancora più significativa per chi si assumeruoli di responsabilità, basti pensare a figure come manager e direttori occupati nella gestione di un teamonella gestione di un’azienda, docenti e educatori nel campo dell’educazione, oppure al ruolo di genitore se si pensa alla sfera familiare.
Passività vs. Assertività: L’utilizzo durante le sessioni di coaching
Spesso ho riscontrato che le ragioni di un tipo di comunicazione passiva sono da ricercarsi in esperienze personali e/o professionali. In alcuni casi le stesse non consentono al cliente di liberarsi facilmente dal comportamento passivo al fine di appropriarsi di nuove risorse e sperimentare nuove strade.
Per questo, a volte è necessario piú tempo e piú sessioni perché il cliente maturi una nuova consapevolezza che lo porti ad avvicinarsi ad un atteggiamento di tipo assertivo per gestire in una maniera del tutto diversa relazioni e avvenimenti. Il compito del Coach sara’ quello disostenere il cliente e porre domande esplorativecome:
- Che cosa non stai esprimendo in questa situazione/in questo momento?
- Se dovessi esprimere in questo momento quello che vorresti dire, come lo faresti?
- Se immagini domani di dire quello che stai pensando/di compiere l’azione che vorresti, come ti sentirai dopo?
- Che emozioni stai provando che non stai esprimendo di fronte a questa situazione?
- Strofinando la lampada di Aladino, cosa sceglieresti per te stessa/o?
- Come ti sentiresti a mettere i tuoi bisogni al primo posto?
- Di quale supporto hai bisogno per iniziare a realizzare il cambiamento che desideri?
Checosa significa adottare uno stile passivo?
Generalmente vengono identificate come persone “molto buone” o “molto disponibili”, in quanto evitano discussioni, non dicono mai di no e cercano sempre di far star bene l’altro assecondando ogni richiesta senza battere ciglio.
Alcuni dei comportamenti dello stile passivo sono:
- Non espressione e il non ascolto di quello che si vuole
- Difficicoltà nel soddisfare il proprio bisogno e/o desiderio
- Sopressione delle proprie emozioni
- Aderire alle aspettative altrui come prioritarie
- Ricerca all’esterno di rassicurazioni e conferme
- Senrirsi in colpa dopo aver detto quello che si pensa
- Paura di sbagliare
- Scusarsi spesso anche quando non è il caso
Le emozioni che si possono provare adottando uno stile passivo sono:
- Rabbia
- Risentimento verso gli altri
- Vittimismo
- Paura
Caso pratico 1: Marta non si è sentita di dire di no alla proposta del suo Responsabile di subentrare come Project Leader di un progetto che non è stato portato a termine da un’altra collega,consapevole del fatto che questo progetto prenderà molto tempo e si aggiungere alla sua già lunga to do list di compiti da svolgere. Questo le ha comportato allarinuncia della praticadel suo hobby preferito e ai weeked in montagna con la famiglia e gli amici.L’intenzione di Marta era di mantenere un atteggiamento positivo e disponibile, ma dentro di lei le ha fatto nascere un conflitto interiore che le ha causato frustrazione, rabbia, vittimismo e risentimento verso il suo Responsabile. Con le conguenze di stare male con se stessa perché i suoi bisogni e quelli della sua famiglia finiscono sempre in secondo piano rispetto al lavoro e il rischio di rovinare le sue relazioni professionali permettendo gli altri ad approfittarsi di lei.
Caso pratico 2: Franco è il figlio minore di Carlotta e Gianni, in una riunione di famiglia, nella quale veniva discussa la scelta di un traslocare in un’altra città lontana, Franco non esprime la propria opnione e lascia decidere ai genitori e ai fratelli per non venire rimproverato o accusato di eventuali errori. Questo comportamento ha evocato in Franco emozioni di rabbia e frustrazione.
Caso pratico 3:Un collega con cui Alessio si trova male a lavorare non risponde alle mail e Alessio ha paura che gli consegni la sua parte del progetto in ritardo. Magari proprio il giorno prima di quando è prevista la presentazione ufficiale. La reazione di Alessio è di non dire nulla, pensa però tra se e se: “pensa te con chi mi tocca lavorare”…“Dovrebbe rispondermi però”. Il comportamento che Alessio adotta è di fuga, conaspettative poco realistiche aspettandosi che dev’essere il collega a fare il primo passo invece che assumersi la responsabilità di cercare di essere padrone delle sue emozioni e cercare di compiere l’obiettivo prefissato.
Ussumere un comportamento assertivo
L’assertività è la capacità di esprimere in maniera chiara ed efficace le proprie emozioni ed idee, senza offenderegli altri. Essa può essere identificata come una chiave che permette di trovare nell’individuo un equilibrio tra la propria parte emotiva e quella più razionale.
Da cosa si caratterizza il comportamentodi persona con stile assertivo?:
- Attenzione verso se stessi e agli altri, senza condizionamenti
- Fiducia in sé stessi
- Atteggiamento motivante e senza prevaricare gli altri
- Buone doti di leadership, con obiettivo è raggiungere il successo insieme agli altri
- Buona autostima
- Saper compiere scelte autonome assumendosi la responsabilità
- Esprimere le proprie idee nel rispetto degli altri
- Cercare soluzioni costruttive nel rispetto reciproco
- Riconoscere ed esprimere le proprie emozioni
Bibliografia
Per questo approfondimento mi sono servita:
Manuale di comunicazione assertiva – Anthony Klayn
Come essere assertivi – Gill Asson
Assertività ed emozioni- di Franco Nanetti
The Assertiveness Workbook – Randy J. Paterson